Sicurezza innanzi tutto

Eccovi un sunto del  testo diramato ufficialmente dall’Ae.C.I. con circolare n. 146 del 7 Agosto 1995; che non comporta alcun obbligo, ma mi pare un buon punto di partenza per una felice convivenza della nostra attività con le esigenze di rispetto nei confronti di tutti, aeromodellisti e non.

INTRODUZIONE

L’aeromodellismo non è uno sport pericoloso, ma come per qualsiasi altra attività sportiva, possono sorgere dei rischi, se non sono applicate le normali regole del buon senso. Anche se, per gli aeromodelli, non è ottenibile, per la loro stessa natura, una totale prevenzione degli incidenti di volo, è tuttavia possibile, seguendo le norme di sicurezza appresso riportate, ridurre al minimo il numero di tali incidenti, e soprattutto far sì che, quando dovessero verificarsi, non abbiano a comportare danni a persone e/o cose per negligenza, imprudenza e per qualsiasi altro motivo, che non sia puramente accidentale.

E’ bene ricordare che l’atteggiamento individuale nei confronti della sicurezza può influenzare l’intera opinione che spettatori ed autorità possono avere sui modelli volanti e sull’aeromodellismo.

L’osservanza delle norme di sicurezza da parte di tutti gli aeromodellisti riveste pertanto la massima importanza, in quanto ogni incidente provocato da negligenza o imprudenza costituisce un ostacolo al progresso dell’aeromodellismo.

Le norme di sicurezza non devono quindi essere considerate come un intralcio alla pratica dell’aeromodellismo, ma semplicemente come direttive la cui osservanza dimostra che gli aeromodellisti sono persone saggie e responsabili.

Deve pertanto essere evitato ogni esibizionismo pericoloso nel volo dei modelli e nel loro pilotaggio. Anche il pilota più abile ed affiatato con il suo aeromodello può incorrere in incidenti per caso fortuito o per comportamento imprudente di un’altra persona.

E’ anche opportuno collaudare nuovi modelli, nonché ogni loro modifica sostanziale, in luoghi ed ore tali da assicurare la minima presenza di spettatori.

Altro punto importante su cui si richiama l’attenzione è la necessità di un’adeguata copertura assicurativa, specie per quanto concerne la responsabilità civile verso terzi, la cui esistenza può anche influire sull’accertamento di eventuali responsabilità penali.

NORME DI COMPORTAMENTO

 

  1. i modelli devono essere costruiti ad un livello tale da offrire garanzie di sicurezza in normali condizioni, soprattutto per quanto concerne le superfici di comando ed il loro fissaggio (cerniere, squadrette, rinvii, ecc.).
  2. i modelli devono essere controllati dal proprietario in ogni parte prima di ciascun lancio e dopo qualsiasi atterraggio particolarmente pesante, con particolare riguardo al fissaggio di motori ed eliche ed al funzionamento dei dispositivi di comando.
  3. le parti anteriori alle eliche dei modelli a motore (ogive, dadi, ecc.) devono essere arrotondate (raggio non inferiore a 4 mm). Il muso dei modelli veleggiatori radiocomandati deve avere un raggio di curvatura non inferiore a 7,5 mm
  4. non devono essere usate eliche metalliche o danneggiate, ed occorre particolare attenzione per quelle per motori ad alto regime di rotazione, che devono essere di costruzione tale da offrire sufficienti garanzie di robustezza. In ogni caso evitare che ci siano persone vicine, specie con il viso, al piano di rotazione delle eliche (o di rotori di elicotteri) le cui pale, in caso di rottura, possono essere proiettate con notevole violenza dalla forza centrifuga
  5. eventuale zavorra deve essere fissata in modo opportuno, tale da non poter essere neanche accidentalmente sganciata. Un’eventuale zavorra appositamente sganciabile deve essere di natura sicura, per esempio acqua o sabbia
  6. non volare in condizioni di luce precarie
  7. non volare vicino ad elettrodotti, cavi telefonici, ecc.
  8. non lasciare carburanti, collanti, vernici o altri prodotti tossici e/o infiammabili dove bambini o altri spettatori possano appropriarsene
  9. i motori a scoppio di cilindrata superiore a 2,5 cc devono usare un efficiente silenziatore. E’ comunque sconsigliabile, sia per gli aeromodellisti che per gli spettatori, sostare a lungo presso un motore in moto senza usare una cuffia per le orecchie o altro sistema di protezione dell’udito.

Aeromodelli radiocomandati

  1. prima di iniziare a volare in un’area non conosciuta, è bene assicurarsi che non vi siano interferenze radio in zona; se sussistono dubbi fondati al riguardo è preferibile rinunciare a volare;
  2. è raccomandato a tutte le Sezioni Aeromodellistiche degli Aero Club Locali e/o Gruppi che hanno soci praticanti il radiocomando, di avere tra le proprie attrezzature un apparato per il monitoraggio;
  3. prima di ciascun volo i comandi devono essere controllati con motore fermo ed in moto a pieno regime. Se vi è qualche dubbio sulla loro efficienza evitare di volare;
  4. in mancanza di un adeguato sistema di controllo delle frequenze, tutti modellisti presenti ad un raduno o nelle normali prove di volo devono utilizzare la stessa area di decollo. E’ essenziale una bandierina distintiva di frequenza sul trasmettitore ed è molto consigliato l’uso di una custodia a cassettiera o pannello con ganci, che consenta di controllare le frequenze utilizzate in ciascun momento. Se sussiste un dubbio che la frequenza da utilizzare sia già occupata, evitare anche di accendere il proprio trasmettitore, finché la situazione non sia chiarita;
  5. con un nuovo modello, o con radio nuove o riparate, è essenziale un controllo accurato a terra, consistente nella verifica ripetitiva della funzionalità di tutti i comandi e nella verifica della portata dei comandi radio, che deve essere sempre superiore al limite di visibilità del modello;
  6. aeromodellisti inesperti non devono volare senza la presenza e l’assistenza di un aiutante esperto, e mai quando è probabile la presenza di spettatori;
  7. mantenere sempre ben in vista il modello e lasciare molto spazio tra esso e gli spettatori, zone di parcheggio e altri modelli in volo;
  8. il decollo non deve avvenire in direzione degli spettatori e delle zone di parcheggio; la virata dopo il decollo deve essere effettuata in direzione di allontanamento dagli spettatori e dalle zone di parcheggio;
  9. tutto il volo, e particolarmente le manovre acrobatiche, devono essere effettuate a distanza di sicurezza dagli spettatori ed altre persone, evitando anche di sorvolare case, giardini, parcheggi, strade, ferrovie, campi da gioco, ecc.;
  10. evitare di sorvolare persone o spettatori durante l’atterraggio; in caso di necessità cercare di mantenere una quota minima di sicurezza;
  11. per quanto sia sconsigliabile usare aree di volo vicine (entro 5 miglia) ad aeroporti, ove ciò non sia possibile, devono essere concordate con le autorità dell’aeroporto tutte le necessarie precauzioni, nonché l’altezza massima di volo dei modelli (che, in mancanza di autorizzazione particolare, non dovrebbe superare i 400 piedi = 120 metri) e sarà comunque opportuno mantenere con l’aeroporto i collegamenti concordati;
  12. come regola generale, in qualsiasi località, è opportuno che l’altezza di volo dei modelli non superi i 1000 piedi (300 metri) rispetto al terreno circostante;
  13. qualora si riscontrasse qualsiasi segno di inefficienza o una perdita non prevista di parti del modello, occorre ridurre immediatamente il regime del motore e atterrare non appena possibile;
  14. non distrarre i piloti, particolarmente nel momento del decollo e dell’atterraggio.

*APPENDICE*

La tendenza a realizzare e far volare aeromodelli sempre più grandi e pesanti, e dotati di motori di cilindrata crescente, rende opportuno integrare le norme di sicurezza, diramate ufficialmente dall’Aero Club d’Italia nel 1992 e confermate con circolare n. 146 del 7 agosto 1995.

E’ infatti evidente che, quanto maggiori sono la massa e la velocità dei modelli, tanto maggiori sono i problemi relativi alla sicurezza, soprattutto degli spettatori, e le precauzioni che devono essere osservate per ridurre al minimo i rischi.

Anzitutto occorre ricordare che per le varie categorie di aeromodelli da gara il Regolamento Sportivo Nazionale prevede precisi limiti di dimensioni, pesi e cilindrate motori, che sono conformi a quelle stabilite nel Codice Sportivo della FAI (Federazione Aeronautica Internazionale), limiti che possono essere presi in considerazione per tutti gli aeromodelli di caratteristiche analoghe.

Per quanto concerne i maximodelli che volano in manifestazioni, non vincolati da specifiche formule, si raccomanda vivamente agli organizzatori che non vengano superati i limiti delle caratteristiche generali degli aeromodelli (sempre previsti dal R.S.N. conformemente al Codice Sportivo FAI), e cioè:

peso massimo in ordine di volo, compreso il carburante      25 kg
superficie portante massima      500 dmq
carico massimo sulla superficie portante      250 g/dmq
cilindrata massima del o dei motori a pistoni      250 cc
tensione massima di alimentazione dei motori elettrici      42 V

Si fa notare che non sono ancora ufficialmente riconosciuti i motori a turbina (modelli della categoria ufficiosa F4J), per i quali si raccomanda che non venga superata una spinta di 200 Newton. In ogni caso per i modelli potenziati da motori a turbina, come per tutti i modelli di dimensioni che si avvicinano ai limiti sopra indicati, devono essere applicate con ancora maggiore attenzione tutte le norme di sicurezza che precedono, in particolare per quanto riguarda la distanza dagli spettatori e la loro adeguata protezione.
Inoltre gli organizzatori di manifestazioni in cui siano fatti volare modelli molto pesanti e veloci devono assicurarsi dell’abilità dei rispettivi piloti e, nell’interesse della sicurezza degli spettatori e in considerazione dei pesanti riflessi negativi che ogni eventuale incidente avrebbe sull’attività aeromodellistica, vietare il volo di tutti gli aeromodelli che considerino insicuri, per carenze di progettazione o realizzazione strutturale o di capacità del pilota.

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